Pen Lettering di Ann Camp
Prima pubblicazione: 1958, Dryad Press
Attualmente fuori produzione
Ann Camp è stata una calligrafa inglese e un’insegnante di calligrafia al Roehampton Institute, presso il quale si è formata una nutrita schiera di calligrafi che oggi sono riconosciuti maestri internazionali. Non avevo dubbi quindi sulla qualità dell’autrice, ma sono stata ugualmente stupita dal contenuto di questo piccolo libro.
L’ho letto tutto d’un fiato dall’inizio alla fine e ho capito subito che sarebbe stata una guida valida. Nonostante le dimensioni è infatti denso di informazioni fondamentali per chi si avvicina alla calligrafia, ma ottime anche per chi è un po’ che se ne occupa e cerca di consolidare le sue basi. Si parte con lo scheletro delle maiuscole, ovviamente a matita, per poi passare allo scheletro delle minuscole e all’introduzione alla punta tronca attraverso la doppia matita. Finalmente si approda a pennino a punta tronca e inchiostro: e via con le minuscole foundational, le maiuscole e infine l’italico. Ma non è finita, perché si passa alla progettazione e realizzazione del primo manoscritto fino alla legatura, seguendo così il pensiero di Edward Johnston che suggeriva agli studenti di cimentarsi appena possibile nella realizzazione di un prodotto finito.
L’intento di questo libro è assistere il lettore nel comprendere e riconoscere le buone proporzioni nelle lettere, nell’essere in grado di scriverle liberamente e nell’ordinarle bene nello spazio.
Ann Camp
L’idea di “Pen lettering” è quindi quella di tracciare un percorso unitario e completo. Gli alfabeti sui quali esercitarsi si succedono in un’ordine logico e didattico, con passaggi naturali dall’uno all’altro, basandosi sempre sugli stessi principi fondamentali di design e coerenza visiva. Tra stile foundational e italico Ann Camp propone per esempio una versione “condensed” del foundational, che rappresenta un ottimo passaggio per abituare alle proporzioni dell’italico.
Una cosa che ho apprezzato moltissimo è lo stile di Ann Camp: diretto, asciutto, denso di informazioni. Ogni frase è importante e significativa. Anche l’apparato grafico è stato progettato per essere sfruttato al massimo: gli alfabeti sono riprodotti alle dimensioni più giuste per la pratica e sono presenti chiare illustrazioni per l’impostazione degli strumenti. Perfino l’impaginazione del libro è stata studiata nei dettagli: si tratta della stessa impaginazione che viene consigliata nella sezione finale, quando Ann Camp ci segue nella progettazione di un piccolo manoscritto. Sono presenti alcuni esempi di semplici composizioni dove vengono utilizzati gli stili appresi, con la dimostrazione di criteri compositivi di base.
Libertà e vivacità sono qualità essenziali di un buon lavoro, ma deve venire prima un controllo disciplinato.
Ann Camp
Questo libro è l’ideale per chi cerca un percorso completo di studio in autonomia. Se seguito con attenzione e costanza accompagna lo studente attraverso il processo di apprendimento senza complicazioni. Non cede alla decorazione, fornisce piuttosto una base solida e un metodo di studio che permette poi di affrontare nuovi progetti e nuovi stili. Certo, si parla di calligrafia formale, ma delle fondamenta di questo tipo sono un passaggio obbligato per chi vuole studiare seriamente calligrafia. Il contenuto è essenziale e puntuale: un piccolo tesoro da tenere sempre a portata di mano. Io ho incontrato questo libro quando già avevo iniziato da tempo a studiare calligrafia, ma l’ho apprezzato moltissimo e il percorso tracciato da Ann Camp mi ha tenuta impegnata per diversi mesi.
PS: Il libro è stato ristampato più volte nel corso degli anni e lo potete trovare anche con una copertina diversa da quella che vedete in foto. La mia copia è della sesta edizione, 1984. Lo trovate in inglese, su siti che vendono libri usati come Ebay o Abebooks.