Ci sono due artisti che hanno legato uno stile inconfondibile agli otto film di Harry Potter. Non sono attori, non sono registi, scenografi o costumisti: sono graphic designer. Le lettere di convocazione a Hogwarts inviate a centinaia a Privet Drive, la strillettera ricevuta da Ron, la Mappa del Malandrino, ma anche tutti i numeri della Gazzetta del Profeta che appaiono nei film, i libri di Gilderoy Lockhart (professore di Difesa contro le Arti Oscure in Harry Potter e la Camera dei Segreti), le etichette delle scatole delle bacchette di Ollivander, il materiale promozionale della Coppa del Mondo di Quidditch sono tutti opera di una coppia di designer, Miraphora Mina (…non sembra il nome di un personaggio di Harry Potter?) e Eduardo Lima, la prima londinese, il secondo di origini brasiliane. Il loro primo incontro è stato proprio in occasione del lavoro per il franchise Harry Potter, ma il loro sodalizio continua anche oggi con lo studio MinaLima da loro fondato.
Come tutti gli artigiani che hanno lavorato alla produzione dei film, anche il team di graphic design aveva un proprio laboratorio all’interno degli studios di Leavesden (UK) dove i film della serie sono stati prodotti, e i designer ci confidano in un’intervista rilasciata al magazine Art Insights che J. K. Rowling in persona (che di tanto in tanto visitava gli studios) lo considerava il suo laboratorio preferito! Miraphora Mina e Eduardo Lima hanno saputo creare un’estetica riconoscibilissima e perfetta per l’ambientazione e l’atmosfera dei film. J. K. Rowling è stata particolarmente soddisfatta del risultato per quanto riguarda la copertina e l’impaginazione de “Le favole di Beda il Bardo”.
Nel 2012 Miraphora ed Eduardo lanciano The Printorium, un eshop dedicato alle creazioni dello studio con un’intera sezione dedicata a stampe artistiche a tema Harry Potter, che riprendono alcuni dei props realizzati per i film e sono firmate dagli autori. Tra le stampe in catalogo ecco quindi le prime pagine della Gazzetta del Profeta, le copertine dei libri di testo della scuola di Hogwarts, le affissioni diffuse dal Ministero della Magia e le grafiche delle confezioni di dolci e giochi in vendita a Diagon Alley. Il mio preferito? L’iconica prima pagina della Gazzetta del Profeta ‘Undesirable No.1’ da Harry Potter e i Doni della Morte:
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PS: Ho visitato i Warner Bros. Studios a Leavesden (UK), che per dieci anni hanno ospitato i set dei film della serie di Harry Potter ed è un’esperienza che consiglierei a tutti, che siate o meno fan del maghetto, per vedere con i propri occhi quanto lavoro e quanti talenti abbiano contribuito alla creazione delle ambientazioni dei film. Non aspettatevi infatti solo effetti speciali digitali e green screen: alla costruzione dei set e dei props (oggetti di scena) hanno lavorato scultori, scenografi, decoratori, truccatori, designer, tecnici, artigiani, esperti in robotica, e gran parte delle creature fantastiche e degli oggetti magici che si vedono sullo schermo sono state progettate e costruite materialmente, e sono oggi visibili al pubblico. È proprio il lavoro di tutte queste persone, spesso invisibile e di contorno, che ha permesso di creare la magia e l’atmosfera dei film che conosciamo tutti. Maggiori informazioni sul sito http://www.wbstudiotour.co.uk/.